Di recente, è stato pubblicato il capitolo riportato nel seguente riferimento bibliografico:

Catenacci, M. Bellucci, T. Yuan, F. Malpei (2020) “Dairy wastewater treatment by using composite membranes”. Book Chapter in “Current Trends and Future Developments in (Bio) Membranes: Membrane Technology for Water and Wastewater Treatment - Advances and Emerging Processes”, Elsevier, Editors: A. Basile, A. Comite (ISBN: 9780128168233).

Il capitolo fornisce una panoramica in merito all’impiego delle tecnologie a membrana nell’ambito del trattamento dei reflui caseari e del recupero delle risorse, inclusa l'energia. L’industria lattiero-casearia è destinata infatti a crescere, generando ogni anno elevati carichi inquinanti e sottoprodotti (es.: siero di latte) che, al fine di garantire sostenibilità del settore dal punto di vista ambientale ed economico, necessitano di un’attenta gestione. Grazie agli sviluppi degli ultimi anni, oggigiorno le tecnologie a membrana risultano promettenti non soltanto per le tradizionali applicazioni lungo la filiera del processo produttivo (es.: produzione di latte a lunga conservazione), ma anche per il trattamento dei sottoprodotti e la depurazione dei reflui generati dai processi stessi. Negli anni, la ricerca di nuovi materiali e la sperimentazione di nuove configurazioni impiantistiche ha consentito di superare almeno in parte i limiti applicativi di tale tecnologia, legati principalmente agli elevati consumi energetici e ai problemi di “fouling” (sporcamento) e formazione di incrostazioni sulle membrane. Unitamente all’elevata selettività nei processi di separazione e a vantaggi di carattere pratico-gestionale tra cui lo scarso ingombro e il limitato impiego di sostanze chimiche, le tecnologie a membrane troveranno sempre più applicazione anche nel trattamento degli effluenti di tale settore. Da osservare come l'accoppiamento delle membrane ai trattamenti biologici convenzionali risulta essere una soluzione conveniente consentendo l’integrazione dei vantaggi di entrambe le tecnologie, tra cui il recupero energetico e la possibilità di separare in maniera selettiva composti nutrienti di elevato valore.